Saturday, February 1, 2014

Chioggia

Oggi 25 Gennaio 2014, era una giornata perfetta per fare una piccola visita non lontano da Venezia. Cosí abbiamo deciso di andare a Chioggia e dopo aver chiesto chi volesse venire, io, Mengu, Caner e Camilla ci siamo imbarcati sul vaporetto delle 8:50 che partiva da Fondamenta Nove.
Venezia dal Lido
Arrivati al Lido in una ventina di minuti, abbiamo chiesto quale vaporetto dovevamo prendere per raggiungere Chioggia e la cassiera ci ha indicato che dovevamo prendere l`autobus n.11. Saliti a bordo abbiamo scoperto che il biglietto del vaporetto non valeva anche per l'autobus e quindi io e Camilla dovevamo farne un altro. Io non avevo pi
ú biglietti nel mio Imob cosí ho chiesto all'autista il quale peró non ne aveva piú ma per fortuna Caner é venuto in nostro soccorso dandocene due. Dopo essere partiti, l'autobus ha percorso l'intero Lido arrivando fino agli Alberoni, da li siamo saliti (sempre rimanendo sull`autobus) su un ferryboat che ci ha portati sulla prossima isola: Pellestrina. Dopo averla percorsa tutta, siamo arrivati al capolinea e da li siamo saliti sul vaporetto diretto a Chioggia; abbiamo dovuto attendere prima di salire perché un anziano si era sentito male e l'ambulanza lo stava portando via. Arrivati a Chioggia siamo scesi in Piazzetta Vigo e subito abbiamo visto la Colonna Vigo con sopra il leone di S. Marco (detto "el gato" perché piú piccolo di quello veneziano) e il Ponte Vigo ( a mio parere il piú bello di Chioggia). Da li ci siamo incamminati lungo Corso del Popolo ,la direttrice principale di Chioggia e per meta' percorribile dalle automobili. Lungo il corso, abbiamo passato la Chiesa di Sant'Andrea (chiusa per restauri) e la Torre di Sant'Andrea (con l'orologio piú antico del mondo, un documento lo attesta piú antico di quello di Salisbury). Superato il Palazzo Granaio (uno dei piú antichi della citta' rimasto in piedi dopo la Guerra di Chioggia del 1379-80), l`odore di pesce era molto forte, abbiamo svoltato a sinistra in Piazza 20 Settembre e siamo entrati all'interno della Chiesa della S.S. Trinita' (detta "dei Rossi" per il colore del saio che portavano i confratelli).
Altare S.S Trinita'
La chiesa presenta un pianta circolare e dietro all'altare si trova l'Oratorio, vero gioiello della chiesa con un soffitto ricco di dipinti, che purtroppo abbiamo appena intravisto perch
é era in corso una conferenza. Usciti dalla chiesa abbiamo attraversato il ponte sulla destra e siamo entrati nella Chiesa dei Filippini che presentava tante reliquie particolari (un'intera parte con grandi e piccole ossa) e un presepe molto carino. Usciti, abbiamo percorso le fondamenta lungo il Canal Vena e abbiamo apprezzato molto il lato della Chiesa della S.S. Trinita' che dava sul canale. Attraversato il Ponte S. Giacomo siamo ritornati in Corso del Popolo e ci siamo diretti all`interno della Basilica di S. Giacomo. Essa presenta un bel soffitto affrescato e tutte le statue delle varie virtú. All'esterno della chiesa si possono vedere i due campanili, quello della S.S. Trinita' piú piccolo e quello di S. Giacomo molto piú grande.
Duomo - interno
Diretti verso sud ci siamo imbattuti nella Chiesa di S. Francesco, piccola ma molto deliziosa, presenta un soffitto riccamente affrescato e vari stucchi. Pi
ú avanti lungo il corso siamo entrati nel Duomo, non prima di aver fotografato l'imponente e meraviglioso campanile in stile romanico. All`interno della chiesa (rifatta su progetto del Longhena, sí quello che ha fatto la Salute a Venezia) il bianco é il colore dominate, tipico di una struttura barocca, e per questo risulta molto luminosa. Si puo' trovare un pulpito molto interessante (con il simbolo di Chioggia che é un leone rampante, totalmente diverso pero' da quello veneziano) e due cappelle molto interessanti con vari dipinti che pero' non siamo riusciti a vedere bene perché era ora di pranzo e la chiesa stava chiudendo. Appena prima della chiusura, ho domandato al padre se la Chiesa di S. Martino fosse visitabile; dopo avermi chiesto se eravamo li per studio io gli ho risposto che studiavamo a Venezia e quindi mi ha proposto di aprirla nel caso avessimo voluto vederla. Il padre dopo aver spaventato Camilla, che aveva creduto fosse padre Aldo (il nostro vecchio padre Gesuita) per la somiglianza vocale, ci ha salutati e invitati a tornare dopo pranzo (cosa che sfortunatamente non siamo riusciti a fare per mancanza di tempo). Usciti dal Duomo, Mauro ci ha chiamati e avvertiti che era arrivato alla stazione dei treni, ci siamo dunque diretti a sud, fotografando nel frattempo la bellissima Porta S. Maria che indicava l`entrata alla citta' (con un leone di S. Marco scolpito sulla facciata).
Leone S. Marco - Porta S. Maria
 
Dopo esserci trovati con il nostro amico Mauro, abbiamo deciso che era ora di pranzare. Dopo aver percorso Corso del Popolo avanti e indietro per circa tre volte ci siamo finalmente decisi a mangiare in questo ristorante lungo il Canale Lombardo (dove ho mangiato un'ottima pasta con canestrelli (non i biscotti ma delle piccole capesante)). Finito di pranzare abbiamo deciso di dare un'occhiata al Museo Civico siccome avevamo visto che per gli studenti era gratis, piuttosto piccolo ma carino ci ha illstrati sulla storia di Chioggia. Dopodiché ci siamo fermati al piccolo museo di Palazzo Grassi che presentava oltre a vari animali acquatici conservati, anche uno squalo elefante tassidermizzato ritrovato a Chioggia nel 2003. Mauro ci ha informati che il suo treno sarebbe partito a breve e dunque abbiamo deciso di concludere visitando la Chiesa di S. Domenico situata su un'isola ma raggiungibile con un ponticello.
Canal Vena
All'interno abbiamo incontrato un simpaticissmo prete/custode che appena entrati ha iniziato ad esclamare con toni alti e bassi come un verto oratore (o statuetta dove inserisci la moneta e inizia a parlare anche perch
é l'ha ripetuto per 3 volte e credevamo si fosse impallato) gli splendidi quadri che adornavano la chiesa. Abbiamo visto uno degli ultimi quadri di Carpaccio: San Paolo (il prete ha esclamato che 40 gruppi di persone al giorno venivano da tutto il mondo per poterlo ammirare) e un enorme Cristo ligneo che adornava il retro dell'altare (il piú grande al mondo ci ha ripetuto) e altri quadri importanti.
Il gruppo
Dopo averci osservati mentre guardavamo i quadri ci ha suggertio di inserire una moneta da 2 euro per poterli vedere al meglio, ma vedendo che nessuno di noi ne possedeva una si 
é apprestato a farlo lui e a spiegarci meglio ogni singolo dipinto. Io pero' nel frattempo mi ero intrufolato in sacrestia, e avendo aggirato l'altare maggiore mi sono trovato davanti ad una porta aperta e una scala che portava su. L'ho risalita, felice di aver scoperto l'entrata alla torre e arrivato in cima mi sono trovato la porta sbarrata; cosí ho deciso di fotografare quel che potevo dalle piccole finestrlle del tronco della torre. Tornato giú ho trovato il prete ancora intento a parlare agli altri riguardo a biologi e chimici e matematici che avevano studiato li nella sede dell'Universita' di Padova a Chioggia e dopo averci rivelato che in realta' Venezia era la figlia di Chioggia e non viceversa se n'é andato con un detto che a lui piaceva molto (neo-latino o meglio messicano come ha detto lui) "le chiacchere non si mescolano bene con le tortillas" Hasta luego e sventolando la mano. Usciti dalla chiesa ci siamo diretti verso la stazione e appena prima di arrivare ci siamo soffermati sul ponte ad ammirare lo splendido tramonto che segnalava il termine della giornata. Arrivati alla stazione, il treno é partito lasciando Mauro indietro il quale ha dovuto prendere un autobus per tornare a casa mentre noi abbiamo atteso il nostro autobus che dopo un'ora circa ci ha finalmente riportati a Piazzale Roma, stanchi dopo una lunga ma appagante giornata.
Tramonto